Sentenza sulla rivalutazione delle pensioni

Novembre 20, 2017
Oggetto: sentenza Corte Costituzionale rivalutazione pensioni

Al termine della camera di consiglio, il 25 ottobre scorso la Corte Costituzionale ha posto la parola
fine all’annosa questione dell’indicizzazione dell’assegno pensionistico, causando lo stop anche ai
procedimenti giudiziari in corso.
I supremi giudici, infatti, hanno respinto tutte le censure d’incostituzionalità del c.d. “bonus Poletti”
(DL n.65/2015), oggetto dei ricorsi avanzati anche dalla Fabi in diversi tribunali, perché ritengono
che la mini rivalutazione realizzi “un bilanciamento non irragionevole tra i diritti dei pensionati e le
esigenze della finanza pubblica”.
Come si ricorderà, il citato decreto che seguiva il pronunciamento della Consulta n.70/2015, aveva
disposto un riconoscimento parziale della rivalutazione non effettuata per gli anni 2012/2013 (blocco
deciso per ragioni di bilancio dal Governo Monti) e degli effetti della stessa sugli anni seguenti.
Prendiamo atto dello sfavorevole pronunciamento dell’Alta Corte che ha provocato delusione e
rammarico negli oltre 3 milioni di persone interessate, pur non condividendone le motivazioni: un
parziale ed equilibrato accoglimento dei ricorsi avrebbe reso giustizia.
E’ bene ricordare infine come lo sforzo organizzativo ed economico per gestire tutta la vicenda sia
stato affrontato dalla Fabi, senza il concorso economico degli iscritti, contrariamente ad altre
OO.SS. o famelici studi legali esterni.
La Fabi non cesserà di rivendicare in ogni sede il buon diritto dei pensionati e delle pensionate ad
una dignitosa rivalutazione dell’assegno pensionistico.

La Segreteria Provinciale
Fabi Bergamo